Le più recenti evoluzioni dell’intelligenza artificiale di OpenAI, integrate nella piattaforma ChatGPT, si dimostrano capaci di individuare l’origine geografica delle immagini caricate online, anche in assenza di metadati o riferimenti diretti. Questa innovativa funzionalità è stata evidenziata da numerosi utenti sui social network, che hanno condiviso esempi in cui l’IA ha riconosciuto con precisione la posizione di scatti anonimi, grazie a un’analisi visiva approfondita.
La versione attualmente disponibile in anteprima – riservata agli abbonati al piano “ChatGPT Plus” – sfrutta la combinazione tra il modello linguistico GPT-4 e le capacità di visione artificiale del sistema multimodale. Caricando una fotografia, l’utente può ricevere una descrizione dettagliata dell’immagine e, in molti casi, una stima estremamente accurata del luogo in cui è stata scattata.
Questo livello di precisione ha sorpreso gli stessi utenti, con esempi in cui ChatGPT è riuscito a individuare piccole città o quartieri specifici basandosi su dettagli come l’architettura, la vegetazione, la segnaletica o altri elementi visivi presenti nella scena.
Sebbene OpenAI non abbia ancora rilasciato una dichiarazione ufficiale su questa funzionalità in particolare, la sua presenza dimostra l’elevato potenziale dell’intelligenza artificiale nel campo del riconoscimento visivo e della geolocalizzazione. Tuttavia, emergono anche riflessioni importanti in termini di privacy e uso etico di questi strumenti, soprattutto in un contesto in cui le immagini condivise online potrebbero svelare informazioni sensibili non intenzionalmente.